sabato 23 novembre 2013

Bomdok : Frontiera dell'Esplorazione

 FASE 1

Vi inviamo il Report 1 dell'esplorazione e dello sviluppo della spedizione Gaurishankar 2013.
Nuova frontiera dell'Alpinismo Himalayano : Bomdok.

Un Progetto eco-sostenibile tra esplorazione e cooperazione.

Il 26 ottobre , arrivati a Kathmandu abbiamo incontrato un responsabile della SRDC di Kathmandu (dott. Santosh Bhagat)  presieduta dal Prof. Prem Khatri per l'avvio e l'accordo definitivo per le procedure governative per la costruzione dell'acquedotto.
                               
Il giorno seguente ci siamo recati al Social Welfare Council, incontrando il responsabile Himalaiano del distretto del Gaurishankar Himal, illustrandoci le procedure normative. 

29/10 Partenza per la regione della Rolwaling. 

Un lungo giorno di viaggio prima di arrivare al villaggio di Jagat, dove ci riceve il segretario del Presidente del distretto di Charicot, illustrandogli il progetto dell'acquedotto e l'individuazione dei siti per l'approvvigionamento delle materie prime necessarie alla realizzazione della struttura.
L'Ing. Alfredo Altitonante si stabilisce a Charicot per l'individuazione delle forniture dei materiali  e attività con Help Nepal /Lions, inoltre come base di collegamento con il gruppo esplorativo in quota.

30/10
 Inizio delle ricerche scientifiche con i prelievi delle impronte dentali e dei campionamenti salivari per lo sviluppo delle ricerche di genetica tra le popolazioni Sherpa.

31/10 Con una squadra di supporto composta da 14 persone, di cui un cuoco e tre aiuti cuoco e 10 portatori, dopo 1000 mt di dislivello ed un giorno di cammino abbiamo raggiunto il villaggio di Simigaon, vera porta di ingresso della Rolwaling a circa 2100 slm. Un sentiero verticale ci conduce nel regno degli Sherpa.
Prelievi salivari ed impronte dentali

Nel gruppo dei portatori erano presenti anche due giovani donne (Sita Tamang e Asica Tamang, rispettivamente di anni 16 e 25).
La loro presenza ci introduceva nel duro mondo dell'Himalaya dove il carico trasportato a volte superava persino il loro peso corporeo di circa 50 kg.
Bambini al villaggio di Jagat a 1200 metri di quota, sito dell'acquedotto.

1/11 
Ci inoltriamo nella foresta di Karka 2800 metri, tra gli sguardi curiosi delle scimmie e di tutto il mondo animale, costeggiando l'impetuoso e meraviglioso fiume che scende dai ghiacciai del gruppo del Gaurishankar. La temperatura inizia a scendere sotto lo zero. L'abbigliamento Mico inizia ad essere importante, lungo i sentieri ghiacciati e scivolosi e gli attraversamenti di ripidi torrenti.

Le abitazioni che incontriamo sono costruite solamente di pietre e di paglia.
La sacralità della valle, sempre più incassata, si percepisce non solo con le enormi montagne, ma anche dal silenzio degli sguardi  e dei lenti movimenti sotto i pesanti carichi portati sulle spalle  degli sherpa, abitanti dei villaggi.

2/11
 Arriviamo al villaggio di Beding a 3680 slm. L'aria inizia a diventare sempre più leggera, l'ipossia e' una realta' costante.
Beding e' sede del centro religioso della valle.

 In un monastero (Gompa) assistiamo ad una affascinante funzione religiosa di Buddismo tantrico Tibetano, con i suoi suoni e preghiere, durata di circa 3 ore e mezzo.
Intervistiamo Dorje Sherpa, famoso alpinista e accompagnatore di Reinhold Messner e di Chris Bonington - famosi Himalaysti - ci racconta delle ricerche sullo Yeti e della sua partecipazione al film "Sette anni in Tibet" di E. Harrer.
                            Siamo molto emozionati. L'ambiente è meraviglioso.

3/11 
Ci lasciamo alle spalle il villaggio di Beding per raggiungere il villaggio di Na, alla considerevole quota di 4180 slm. 
Restiamo per due giorni nel ultimo villaggio, per facilitare l'acclimatamento per le quote superiori.
Dal Prof. Roberto da Porto in collaborazione con il Dott. Paolo Trentini, vengono sviluppati e regolamentati i test per l'adattamento all'alta quota, iniziati presso il Centro Universitario di Chieti.
Uno dei nostri portatori a 4200 mt inizia a manifestare sintomi gravi di mal di montagna (saturazione ossigeno  a 47). Si ringrazia l'amico alpinista Phuba Sherpa per aver prontamente azionato la maschera per l'ossigeno e quindi salvato la vita al ragazzo-portatore.
Il portatore  con la maschera dell'ossigeno, è stata fondamentale per la sua sopravvivenza.
L’effetto più importante dell’alta quota è costituito dalla diminuzione della pressione parziale dell’O2 a livello dei tessuti organici, ove l’ossigeno stesso giunge essendovi trasportato per mezzo del sangue e precisamente legato all’emoglobina contenuta nei globuli rossi) che ha reso necessario l'utilizzo dell'ossigeno e la conseguente ridiscesa a quote piu' basse fino al ritorno forzato a Kathmandu.

Come da accordi e con molto piacere incontriamo la guida sherpa Mingma G. Sherpa (figlio di Dorje Sherpa) appena sceso dalla vetta del Bamongo effettuando la prima salita della montagna.
Siamo molto felici di incontrarlo e allestiamo un set con riprese video per documentare e registrare un accordo tra il progetto dell'Explora e della Dreamers Destination per lo sviluppo eco-sostenibile della Rolwaling, nuova frontiera dell'alpinismo Himalayano.
Incontro a Na con i piccoli monaci di Beding e  con Mingma G. Sherpa e il suo team , appena scesi dalla vetta del Bamongo - prima assoluta-
Incontro a Na


Continuiamo i prelievi di genetica e dei prelievi di micro organismi acquatici in ambienti estremi,
con Luca Natali e Marco Di Marcello.

Nei giorni successivi , io - Davide Peluzzi, insieme a Giorgio Marinelli e Marco di Marcello con due portatori di alta quota, Sucram Tamang e Ragiu Tamang,raggiungiamo il campo alto di Bomdok a quota 4800 slm. 

Un anfiteatro meraviglioso di picchi quasi per la totalità inviolati. 
Allestiamo il nostro campo come da programma sulle rive del lago ghiacciato e sacro di Oma Tsho.
 La rarefazione dell'aria , le basse temperature, iniziamo ad influire  sui valori vitali ...la regola principale e' non disperdere oltre i limiti consentiti i liquidi corporei, rischio principale per il mal di montagna acuto.Soprattutto in questa situazione risulta fondamentale ed efficiente l'abbigliamento Mico. Ottima traspirazione dei fluidi e termicità, le temperature di giorno erano intorno ai meno due gradi e di notte scendevano a -20 gradi.
Un altro aspetto fisiologico positivo è stato l'utilizzo delle protezioni solari, delle creme ad altissima schermatura UV, donate dalla BIOAPTA,  ai portatori, ai componenti delle spedizione e alla gente dei villaggi.
Grazie al  permesso particolare per l'esplorazione dell'area in quanto considerato luogo sacro e mistico ci siamo inoltrati con maggiore sensibilità e rispetto trai ghiacci eterni d'Himalaya.
Pareti imponenti al di sopra del campo a 5000 m.
Decidiamo di versare nelle sacre acque dell'Oma Tsho il contenuto dell'ampolla donata dalle Fontane dei Portali del Vittoriale degli Italiani di Gabriele d'Annunzio come gesto di unione e fratellanza tra i popoli di Italia e Nepal.
Mentre versiamo il "sacro liquido", con grande stupore e meraviglia udiamo un canto quasi innaturale proveniente dalle profondità nascoste del bacino glaciale contenente il lago.
Attoniti, appuriamo che tale sibillina melodia e' prodotta dal fratturarsi del ghiaccio superficiale, ascoltiamo in silenzio.
Kangnakugo

Iniziamo l'esplorazione dell'area cercando di individuare la via di salita più accessibile alla montagna non nominata sulle mappe geografiche, chiamata dai locali Rikigo : in passato vi era uno stanziamento Sherpa...Ripimo "dove cresce l'erba fino al ginocchio" ora abbandonato per l'aumento del freddo che non permette il pascolo.
Documentiamo fotograficamente tutte le grandi pareti e vette circostanti ed incombenti.
Ci troviamo sul confine tibetano : Nuova Frontiera dell'alpinismo Himalayano... BOMDOK.
Dopo aver affrontato in tenda una gelida notte con temperature che si avvicinavano ai -20 gradi, la mattina seguente dopo esserci alzati decidiamo di salire a quote superiori.
Il meraviglioso panorama della valle glaciale di Bomdok
Raggiungiamo la quota di 5700 slm (vedi foto allegata)  con venti fortissimi e gelidi (jet stream) che impediscono la permanenza in quota per lungo tempo. Riusciamo ad individuare alcune vie di accesso e tentiamo la salita alla vetta....a quota 5980 m. Ci fermiamo a pochi centinaia di metri a causa dei forti venti da sud. Dopo 900 metri di dislivello su terreno ripido e ghiacciato ,il nostro compito di esplorazione e di documentazione con foto e filmati dell'area era compiuto, come promesso all'Associazione di Mountaineering  Nepal , più precisamente a Beding.. Potevamo scendere a quote più basse.

Mentre ci avviciniamo al campo Bomdok, telefoniamo con il satellitare al nostro meteorologo Roberto Madrigali in Italia che ci avvisa di un cambio meteo imminente con l'arrivo di una piccola perturbazione con venti provenienti da sud.
Salita verso la cresta rocciosa del Rikigo

Il giorno seguenti ci raggiungono Paolo Trentini, Luca Natali e Roberto da Porto con il resto dei portatori.
 Le due ragazze, Sita e Asica, sono anche loro parte della squadra in alta quota.

Nei giorni seguenti esploriamo il ghiacciaio Ripimo verso il monte Takargo.
Cresta rocciosa che conduce in vetta. Massi instabili.
     
La vetta della montagna sacra davanti a noi a 5981 m, venti a oltre 100km orari e temperature oltre i -10 gradi C°. Foto scattata a 5700 metri.

Continuiamo la documentazione video/fotografica della vasta area anche nei giorni successivi con l'idea di creare un progetto di sviluppo eco-sostenibile come anticipato e accordato con la Dreamers Destination di Beding-Na.



Felici dei risultati ottenuti, nonostante la durezza degli ambienti, ripercorriamo a ritroso la valle per circa 90 km fino a raggiungere, dopo 6 giorni, Jagat a 1000 mt slm.
A causa delle elezioni politiche nazionali, apprendiamo che ci sono stati atti terroristici nei confronti della viabilità nella regione, quindi pernottiamo in tenda a Jagat.
Esercito nepalese durante il disinnesco dell'ordigno esplosivo.




Il giorno seguente durante il lungo viaggio verso Kathmandu in autobus privato, siamo stati bloccati dall'esercito per il disinnesco di una bomba posizionata lungo il nostro tragitto. Successivamente siamo tati scortati dall'esercito stesso oltre il distretto di Dholaka dove abbiamo incontrato 3 autobus incendiati.
Oggi, sul giornale Himalayan, leggiamo la notizia che un autobus di linea e' stato fatto saltare in area con feriti gravi.... C'E' ANDATA MOLTO BENE.

Ora siamo a Kathmandu felici di scriverti e di rappresentare l'Italia all'estero.

Grazie al Prof. Prem Khatri e la SRDC di Kathmandu per la collaborazione ed ospitalità. Ma vorremmo ringraziare soprattutto i portatori coordinati da Chandra Gurung della spedizione che hanno reso possibile la missione nella Rolwaling remota. La realizzazione step by step di un opera idraulica in Himalaya come l'acquedotto finanziato dalla CAP Holding e Amiacque , è fondamentale il ringraziamento dell'Explora Nunaat International e la SRDC di Kathmandu al Consigliere Regionale della Lombardia l'Ing. Fabio Altitonante , per la Sua sensibilità e umanità nei confronti delle persone più disagiate come gli abitanti della Rolwaling che utilizzeranno l'acquedotto di Singati-Jagat in Nepal.

Un particolare saluto va al Consiglio Regionale Lombardia , alla Presidenza del Consiglio Abruzzo e all'Ente Parco del Gran Sasso e Monti della Laga  per il Patrocinio concesso.

Si RINGRAZIANO gli Sponsor  : Mico Sport,  INTERMATICA,   BIO-APTA,    Polisini Group ,   Fratelli Di Gregorio SNC/ Officina Soccorso Stradale, il CAI L'Aquila ,il CAI ARSITA e il CIRCOLO POLARE di Milano.

Siamo particolarmente grati a gli uomini dell'Esercito Nepalese e al suo capitano K.B. Shan , per averci scortato fino alla periferia di Kathmandu .
Accordo e firma del documento di collaborazione tra l'Explora e la SRDC di Kathmandu per la realizzazione dell'acquedotto e cooperazione in Nepal. Nella foto il Prof. Prem Kumar Khatri. il signor Psang Sherpa, Davide Peluzzi, l'ing.Alfredo Altitonante, Giorgio  A. Marinelli e Marco Di Marcello.
Incontro al Villaggio di Na a 4180 metri con il Referente Culturale della Rolwaling l'alpinista Mingma G. Sherpa, per spiegare e cooperare con il progetto "Le acque degli Dei".
Nell'immagine in basso a destra accordo con il Segretario del Distretto di Charicot al villaggio di Jagat-Singati , sito dell'acquedotto.

Un grazie a Joseph Abate e Francesco Di Marcello.

Siamo su EXPLORESWEB : http://www.explorersweb.com/everest_k2/news.php?url=italians-attempt-humanitarian-work-unnam_138559080

 Report 2 - 

ACCORDO con  le Popolazioni e  la SRDC di Kathmandu presieduta dal Prof. Prem Khatri ,sviluppo della costruzione dell'acquedotto, gemellaggio Parchi e la donazione di 1000 occhiali da vista  e da sole  alla ONG Help Nepal,  con i Lions Teramo e V°Circoscrizione ABRUZZO.
Report dell'Ing. Alfredo Altitonante membro Explora (in sopralluogo a Charicot) per la costruzione dell'acquedotto : http://www.lionsclubteramo.it/20_nepal.html


Il Prof.Prem Khatri e la sua Signora ci mostrano presso la loro bella abitazione a Kathmandu il libro in Italiano : NEPAL - Anche le Montagne si muovono - della casa editrice Dall'Oglio, incentrato sulla sua vita e studi antropologici in Himalaya.

Documento di approvazione del Progetto EXPLORA  "Le acque degli Dei" da parte del Governo Nepalese - Social Welfare Council.



Nessun commento:

Posta un commento